La Glorificazione di Cristo
Che senso ha per noi, figli del Divin Volere, la glorificazione di Cristo?
Cristo, entrato nel mondo con la natura divina – rinunziando ai privilegi del suo essere Dio – e con la natura umana, rinunziando alla sua volontà umana, ha avuto bisogno, per compiere la sua missione, del Divino Volere, di pregare e di cibarsi della Volontà del Padre.
Tutto ha ricevuto dal Padre sulla terra, come caparra del sacrificio della Croce, tutto ha fatto nel Divino Volere: ogni atto della sua vita, privata e pubblica, i segni, i miracoli, l’istituzione dell’Eucaristia, sacramenti ecc.
Risorto, è salito al Padre per essere pienamente glorificato -“Padre glorificami davanti a Te con quella gloria che avevo presso di Te, prima che il mondo fosse”
(Gv 17,5) – cioè riconosciuto nella verità della Sua essenza di Figlio dell’Uomo e di Figlio di Dio, indissolubilmente uniti nel Kyrios, il Signore, al quale tutto è stato sottomesso.
I Figli del Divin Volere, indissolubilmente uniti a Cristo Signore per il Dono mirabile, offerto e accolto, partecipano totalmente della Sua vita umana risorta e della Sua vita divina.
“Chi crede in Me compirà le opere che Io compio e ne farà di più grandi, perché Io vado al Padre” (Gv 14,12)
Saranno più grandi perché in noi le compirà Colui che è stato glorificato alla destra del Padre, Colui al quale è stata sottomessa ogni cosa, Colui che dice: – Mi è stato dato ogni potere in Cielo e in terra. (Mt 28,18)
Preghiamo
Kyrios, mio Dio!