Casa della Speranza non è un luogo,Carissimi e amati, Benedetti dal Signore, grazia e pace a tutti voi, nel Signore Gesù, il Dio Bambino che dall’eternità è il centro del mondo e del cosmo, ma anche il Signore dei nostri cuori.
Sono contento di poter unire alla riflessione di Gigli una parola mia, per ringraziarvi della testimonianza che date anche se non siete conosciuti dal mondo, né da tutta la Chiesa. Importante è essere riconosciuti da Gesù come strumenti a Lui disponibili perché il Regno si estenda fino ai confini della terra e da tutti sia conosciuta, amata e abbracciata la Divina Volontà.
E’ proprio il caso di dire con l’Apostolo che noi abbiamo un tesoro raccolto in un vaso di creta, facile a screpolarsi e a rompersi; poco importa, siamo fatti così perché sia esaltato il Signore e insieme ai fratelli viviamo la novità di vita, quella che ha come caratteristica di essere uguale qui in terra a ciò che è nei Cieli.
Coraggio, dunque, lasciamo fare a Lui e gioiamo di essere stati scelti fin dalla fondazione del mondo per essere testimoni di questa novità di vita..
Siamo ancora il chicco di grano nella terra che, consumandosi, uscirà come germoglio capace di portare frutto.
Pregate anche per me, per il nuovo servizio che dovrò dare alla Chiesa dal primo gennaio, beneditemi anche, come io prego per voi e benedico tutti, uno a uno, nel Nome del Signore.
Buon Natale e un anno nuovo tutto messo a disposizione di Dio con la disponibilità a vivere la Grazia del Divin Volere.
Don Giorgio
