Il saluto di Paolo al nonno Umberto 7.5.21

L’altro giorno mi è tornata in mente una massima del nonno Berto che ha fatto molto sorridere i miei fratelli e me. Riferendosi alla vita del Credente diceva:
”preferisco passare per un cretino su questa terra piuttosto che in cielo per l’eternità”. Mi è sembrata emblematica perché il nonno era di poche parole, ma dietro alle sue battute di spirito era sempre possibile scorgere la luce di una vita vissuta con profonda devozione e abbandono, spesa fino in fondo per gli altri, con la sua attenta ospitalità e la sua indimenticabile cucina. Chi l’ha conosciuto lo ha definito “un signore, gentile e sempre sorridente”. Questo è l’anno dedicato a s.Giuseppe, come lui, il nonno era un uomo pratico, dolce e sensibile, pronto a seguire i progetti del Signore ma soprattutto sempre presente in modo discreto, silenzioso eppure fondamentale, nella vita della sua famiglia e di tutti i suoi amici.

Ricorderemo sempre, nonno, i racconti  delle tue avventure di Ginevra e la tua bella voce che, cantando con la nonna, era capace di rapirci e di consolarci.
Riprendendo le tue parole, ti vogliamo dire che su questa terra non sei passato per cretino nemmeno per un giorno, al contrario, ti ringraziamo perché sei sempre stato, insieme alla nonna, una bellissima testimonianza: documento vivo della Divina Famiglia sulla terra. Ci hai  dimostrato, nella tua quotidianità,  che l’amore vero esiste e che è possibile sceglierlo.

San Paolo dice che “ tutto concorre al bene per coloro che amano Dio”, allora è vero: “è giusto che (oggi) sia una festa”. Aiutaci, nonno, a continuare a sperare, ricordandoci che “la Nostra vita è più forte di ogni morte”.

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