(dal nostro tesoro: 26.09.97)

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Piccoli miei, ecco che cosa fa del Dio Trinitario un unico Dio, in quel mistero che voi non capite perché siete divisi nel vostro cuore e fra di voi. Un’unica Volontà, perfetta nell’unicità e negli intenti, che muove il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo in quello scambio continuo di perfezione che è l’Amore.

Vi invito a edificare l’unità totale, nella vostra persona, il cuore non sia diviso in sé e sia unito a me, fra di voi, azzerando i motivi di divisione sublimando l’obiettivo comune, fra voi e Noi in quella fusione totale e perfetta che è il fine ultimo del vostro esistere.                                                                                                                                                                                        Gesù

Abbiamo inserito alla voce extra un appello urgente. E’ inserito anche il nuovo giornalino del mese di giugno 2011.

Carissimi, domani sera a Rogoredo di Casatenovo, alla Chiesa di San Gaetano, alle ore 20 celebreremo nel Divino Volere la S. Messa, poi l’Adorazione Eucaristica, la Preghiera di Guarigione e….i dolcetti, nel 15° Anniversario di preghiera insieme.  Nel fiat, ci sentiremo uniti a tutti e vi invitiamo ad unirvi a noi, chi può anche fisicamente.

Condividiamo qui la riflessione che lo Spirito ci ha regalato:

Non c’è prima la preghiera e poi la festa.

Essere in preghiera profonda con il cuore nel Cuore di Dio per ascoltare la Sua Parola, confidargli il nostro spirito e bersi reciprocamente dall’anima, è già festa.

Anche quando siamo sotto la sferza delle necessità e delle sofferenze del mondo, se siamo nel Signore, nella profondità del nostro essere brilla la gioia della Sua Presenza, come brilla il sole nel profondo del cielo anche quando la terra vede solo nuvole e tempesta.

La festa è la Persona, l’Uomo-Dio, il Vivente, presente nella nostra assemblea, con noi e in noi, se lo abbiamo accolto.

La festa è poter stare insieme a Lui, intimo a  noi come nessuno, è respirare nel Suo respiro, è portargli l’umanità perché sia benedetta e attratta, e riceva la Vita nell’Umanità risorta e ormai immortale che siede alla destra del Padre.

La festa è ricevere la grazia di saper ringraziare in ogni istante quel Sole che mi irradia nel profondo: luce, calore, conforto, certezze, sorgente infinita che zampilla l’Amore.

La festa è entrare in Chiesa con Lui, per venire da Lui e ripartire con Lui, per rimanere insieme e gettarsi nel mondo senza perdersi, perché il mondo si ritrovi.

Allora, anche il gesto delle torte, degli abbracci fraterni e il sorriso della comunione che trasfigura le gioie e gli affanni, sono espressione dell’unica festa, profezia di gioia senza interruzione e senza fine.

Così sia.